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Gutter Queens Hot In Hollywood Cover
Artist: Gutter Queens
Location: Switzerland
Line-up:

Jim Juvenile (vocals), Zygi The Wild One (guitars), Calmo Sideburn (bass), Sarah Mephista (guitar), Elvira Tarantella (drums)

Album: Hot In Hollywood
Label & Pubblication Year: Sheep Records, 2002
Tracklist: Hot In Hollywood / Get Glamed With Rock N'Roll / Teenage Wasteland / Suffragette City / Diva Divine (Bonus Track) / Rock N'Roll Desperado (Bonus Track)
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Che sorpresa! Per purissimo caso mi sono ritrovato tra la posta il cd degli svizzeri Gutter Queens, mie vecchie conoscenze ai tempi della mia fanzine cartacea No Respect. Recensire il loro disco è stato innanzitutto un ritorno al passato, in un secondo momento la piacevole constatazione che durante i cinque anni che ci separano dal vecchio “Born To Be Cheap” di progressi ne sono stati fatti eccome. Il genere è rimasto praticamente invariato, elettrica riproposizione Glam Rock degli anni settanta, nel dettaglio la sua corrente più sguaiata e Punk sviluppatasi al di là dell’oceano, New York Dolls su tutti, anche se in alcuni punti sembra di ascoltare delle cover di Suzi Quatro riproposte con voce selvaggiamente maschile. Ciò che è migliorato notevolmente è il songwriting, ovviamente semplice come da tradizione, ma sicuramente più maturo e sufficientemente personale, sebbene non presenti particolari innovazioni di sorta. Ampiamente rimediato anche il difetto che più di tutti penalizzava “Born To Be Cheap”, la produzione. Stavolta i suoni sono molto più decisi e caldi, improntati ad un’atmosfera molto anni ’70 che ben si adatta al genere proposto. Tra i pezzi in scaletta segnalazione d’obbligo per l’anthem “Get Glammed With Rock N’Roll” e per la cover di Bowie “Suffragette City”. Se vi capita inoltre di visitare il loro sito, occhio alle foto live, ambiente in cui questi 5 loschi (nonché truccatissimi) individui danno il meglio di sé, sfoggiando un entusiasmante look a metà tra il glamour e il vjados (teoricamente il gruppo è formato da 2 ragazze e 3 ragazzi, praticamente siamo di fronte all’androginia fatta band, e non ci disturba affatto, anzi!). Ottimi per cavalcare l’onda del revival iniziata qualche anno da “Velvet Goldmine”, se amate quel film non potrete fare a meno di adottare i Gutter Queens nella cerchia delle vostre cult-bands. Ovviamente chi il genere non lo apprezzava già prima non inizierà certo a farlo adesso grazie ai Gutter Queens, va da sé.

Recensione Realizzata da Tony Aramini.
Vote: 7